Come scrollarti di dosso la sopraffazione in 11 mosse

Eccoci di fronte a un intero anno, trecentossantacinque giorni forieri di opportunità per le nostre anime in viaggio — nuovi amici, nuovi amori, nuovi luoghi, nuove attività —, un buffet da trecentossantacinque portate la cui ricchezza più che rempirci di entusiasmo e gratitudine spesso ci svuota di energia.

Il fatto è che il nostro sguardo sul futuro è forgiato dal nostro passato. In particolare, quando rivediamo gli obiettivi dell’anno passato e ci accorgiamo di non averli raggiunti, o di non averne raggiunto la maggior parte, o di non avere raggiunto i più importanti, ci sentiamo avviliti. Sentiamo di aver fallito.

Il senso di fallimento è spesso legato al non conoscere e rispettare i nostri limiti, al chiederci troppo. Eh sì, perché quando hai un problema, che magari ti trascini dietro da anni, a un certo punto non ce la fai più e l’unica cosa che vuoi con tuttə te stessə è levartelo di torno. E allora non hai più tempo per le mezze misure: se sei sovrappeso ti affami come un lupo dell’appennino, se sei sottopeso ti riempi come un’oca da foie gras.

Ma le misure estreme non funzionano mai. Non funzionano perché ci mettono in una condizione di lavoro estremo e non ci danno il tempo di metabolizzare il cambiamento. Inoltre, sono difficili da implementare nelle nostre vite, perché partono dal presupposto che oggi saremo improvvisamente capaci di fare ciò che non siamo riusciti a fare in un anno, o magari in cinque o dieci.

Si può uscire da questo vortice auto-sabotante? Certo! Tutto sta nel trovare una sana via di mezzo fra il tenere tutto così com’è e il buttare tutto via.

Per aiutarti a trovare la tua via di mezzo eccoti 11 mosse da cui farti ispirare per alleggerire il tuo viaggio dalla sopraffazione.

Le 11 mosse sciogli sopraffazione

  1. Riconosci che ti senti sopraffattə. Puoi lavorare sulla sopraffazione solo se, innanzitutto, sai riconoscere quando stai vivendo in questo stato. Tanto più praticherai l’auto-osservazione dei tuoi pensieri e del tuo corpo e tanto più ti sarà facile riconoscere il salire dell’onda che ti paralizza e sportarti.

  2. Distingui la sopraffazione da te. Non identificarti con la sopraffazione dicendoti: “Sono sopraffattə”, e ridimensiona il potere di questa emozione dicendoti invece: “Una parte di me si sente sopraffattə”

  3. Prendi un bel respiro. In risposta allo stress il corpo aumenta la produzione di cortisolo e adrenalina, due ormoni che portano ad innalzare il livello di zucchero nel sangue e a rallentare il metabolismo, cosa che, in soldoni, ci dice che lo stress toglie respiro e aggiunge peso. E allora, invertiamo i segni di questa equazione, respirando profondamente. Nella mia newsletter di questa settimana ti insegno una semplice tecnica di respirazione che stimola la produzione del DHEA (deidroepiandrosterone), un ormone che modula la produzione del cortisolo.

  4. Sostieni i tuoi progetti con parole positive. Sono ormai numerosi gli studi scientifici che confermano l'influenza diretta delle parole su quasi ogni aspetto della nostra salute fisica ed emotiva. Le neuroscienze ci dicono che l’esposizione continua a parole e frasi negative aumenta la produzione di cortisolo, e quindi, per la buona pace del tuo cuore e sinuosa linea dei tuoi fianchi, che ne dici di sostituire all’autocritica del “Non dovrei sentirmi sopraffattə, non è poi così difficile.”, un motivante “Ce la posso fare”?

  5. Ricorda il passato. Richiama alla memoria le volte in cui in passato ti sei sentitə sopraffattə e hai superato quell’ansia. Il divenire consapevole che non stai vivendo una prima volta, che già hai superato momenti di stress importanti, e che le emozioni, anche le più difficili, sono destinate ad esaurirsi, ti infonderà forza.

  6. Preserva i tuoi confini. Domandati sempre se stai investendo le tue energie in progetti che sono davvero i tuoi. Disattendere le aspettative altrui ha sicuramente un costo, ma cosa ci guadagni a portare nel mondo qualcuno che non sei tu?

  7. Abbandona l’ideale. Invece di pensare a ciò che sarebbe ideale fare, ma che non ti puoi permettere poiché richiede troppo tempo, perché non ti concentri sul trovare l’opzione migliore e più facilmente perseguibile per te in questo momento?

  8. Usa i tuoi valori a tuo vantaggio. Fai in modo, per esempio, che la ponderatezza non diventi eccesso di valutazione, che l’avere standard elevati non si trasformi in perfezionismo, o ancora, che il tuo essere disponibile non si tramuti in un essere a disposizione.

  9. Preparati in anticipo. Di fronte ad ogni progetto, che sia la vacanza in Patagonia o la singola giornata, prenditi cura di te pianificando il tuo tempo. Individua gli step da compiere per raggiungere l’obiettivo e non dimenticare di fare brainstorming sulle strategie per gestire i possibili ostacoli. Aggiungendo alle tue giornate un po’ di mood prep e di meal prep vedrai che lo stress allenterà la sua morsa e tu riuscirai a far fronte agli impegni della tua to do list in modo decisamente più efficace.

  10. Scomponi il problema in sotto-problemi. Scomporre un grande task che di primo acchito percepisci come più grande di te in piccoli sotto problemi gestibili è quanto può far spostare l’ago della tua bilancia dalla paralisi alla produttività.

  11. Mantieni i tuoi punti di forza. Spesso quando ci si sente assediati da mille pensieri e impegni, la nostra presenza emotiva nelle relazioni subisce un calo, e con essa perdiamo per strada preziose opportunità di sentirci sostenuti. Quando il tempo si fa particolarmente tiranno e, per esempio, fai fatica a mantenere l’abitudine di cucinare con i tuoi figli, non privarti completamente di questo momento di condivisione, ma piuttosto, come detto poco sopra, definisci una routine in cui lasci un posto preciso nella tua settimana a questa attività.

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Questa settimana nel Dispensario trovi: una lettura sul potere delle parole che ti dici, e la pratica di coerenza cardiaca per modulare la tua risposta allo stress

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