So distinguere la fame emotiva dalla fame fisica?
Per chi è abituato a concentrare la propria attenzione sugli altri è difficile essere in sintonia con sé e riconoscere le proprie sensazioni fisiche.
Noi donne ne sappiamo qualcosa. Quando non siamo mogli premurose e madri preoccupate, allora siamo figlie badanti. In alcuni casi poi, non paghe di questa dedizione in casa, spesso svolgiamo anche professioni di aiuto che ci portano ad essere il riferimento per una qualche forma di cura. Cura degli altri.
Abilissime a prevenire e soddisfare i bisogni del prossimo rischiamo di diventare sorde e cieche alle nostre esigenze, tanto da perdere la sintonia con noi stesse e le nostre sensazioni fisiche.
Possiamo ritrovarci a mangiare e mangiare ancora senza avvertire il senso di sazietà, riducendoci a farci dire ‘basta’ dal bottone dei pantaloni che salta.
L’abitudine a dirigere la nostra consapevolezza altrove ci impedisce di contattare le nostre reali sensazioni fisiche di sazietà.
Ma non solo.
Facciamo confusione anche sui segnali di fame, e così confondiamo la fame emotiva, caratterizzata da stress e nervosismo, con quella fisica.
Perché è importante ritornare a riconoscere le nostre sensazioni fisiche
Se vogliamo che il cibo torni ad essere un piacere sia per il nostro corpo sia per la nostra mente, dobbiamo proteggerci dagli eccessi che tanto ci fanno temere il piacere, e questo è un qualcosa che possiamo fare solo reimparando ad ascoltare i segnali del corpo.
Infatti, il corpo sa perfettamente cosa, quanto e quando mangiare per garantirci il giusto equilibrio energetico, e lo sa senza alcun bisogno che la mente ne faccia prima una valutazione razionale.
Ma il guaio è che, portate a rispondere e obbedire alle mille esigenze e regole del mondo là fuori, non lo sappiamo più ascoltare questo corpo, e finiamo per mangiare più di quel che le nostre cellule richiedono.
Quel mangiare di più è un (ahimè) maldestro tentativo di anestetizzare la tristezza, la rabbia e la frustrazione che tutto quel nostro stare alle direttive altrui ci regala.
Ridurre gli eccessi passa perciò dal ridurre la fame emotiva.
E reimparare ad ascoltare i segnali del corpo serve proprio a questo: ci permette di distinguere la fame emotiva dalla fame fisica, e questa presa di consapevolezza, a sua volta, fa sì che la fame emotiva perda molta della sua forza. L’appetito tende a normalizzarsi e la possibilità di vivere episodi di sregolatezza alimentare si riduce.
Come riconoscere la differenza tra fame fisica e fame emotiva
Quando non sai se vuoi mangiare per fame fisica o per fame emotiva, allenati a riconoscere l’una e l’altra fame confrontandoti con le affermazioni che ti lascio qui di seguito.
La fame emotiva è caratterizzata da uno o più di questi comportamenti:
Il tuo desiderio di mangiare si presenta rapidamente e intensamente, come se ci fosse un interruttore. Il tuo livello di fame può andare da zero a dieci nel giro di pochi istanti.
Sei molto sensibile alle influenze esterne (per esempio, una collega dice che esce a prendere una brioche, e improvvisamente ti viene una gran voglia di brioche).
La tua fame aumenta con determinati sentimenti, in particolare lo stress.
Non riesci a riflettere sulle varie opzioni che hai. Il tuo senso di fame è così intenso che non ti interessano le altre opzioni, almeno non prima di aver mangiato qualcosa.
La tua fame è tale che ti spinge a mangiare in modo inconsapevole, cioè senza gustare veramente il cibo, bensì mangiandolo in modo automatico e meccanico (per esempio finisci un pacchetto di M&M’s mondandoli giù distrattamente uno a uno).
Hai voglia di un particolare tipo di cibo, come il cioccolato o qualcosa dal fast-food; qualcosa di casuale non ti andrebbe bene.
Ti è difficile provare un senso di soddisfazione, e questo pare essere indipendente da quanto il tuo stomaco sia pieno o vuoto.
Spesso prima di iniziare a mangiare hai pensieri fugaci sul senso di colpa che potrebbe assalirti dopo. Inoltre, spesso ti senti in colpa dopo aver mangiato.
Invece, la vera fame fisica, connessa ai livelli di zuccheri nel sangue, dipende da cosa e quando hai mangiato l’ultima volta.
Noti che il tuo bisogno di cibo aumenta gradualmente.
Cerchi qualcosa che ti chiuda il buco nello stomaco e sei apertə a diverse opzioni per saziare la fame, anziché avere voglia di qualcosa di particolare.
Hai precisi segnali di fame fisiologica, come lo stomaco che brontola, ma anche mal di testa, difficoltà di concentrazione, stanchezza e irascibilità.
Tendi a smettere di mangiare quando sei saziə.
La consapevolezza delle diverse sensazioni corporee che vanno dalla fame alla sazietà mentre mangi ti dà un senso di soddisfazione.
Sai che saziare la tua fame fisica è fondamentale in quanto è il carburante che ti nutre e ti mantiene attiva.
Puoi aspettare un po' prima di mangiare, anziché avere un bisogno compulsivo di assumere cibo nel momento stesso in cui ne senti l'urgenza e il desiderio.
La tua fame non è in alcun modo associata al senso di colpa. Sai di aver bisogno di mangiare e ti senti in pace con il cibo.
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