FOMO: cos’è e perché è bene disintossicarsene

FOMO, è l’acronimo per l'espressione inglese Fear Of Missing Out, ossia, letteralmente, la paura di essere tagliati fuori, o paura di perdersi.

È un fenomeno reale che sta diventando sempre più comune e può essere causa di forte stress, soprattutto per chi ha una bassa stima di sé e del proprio corpo, ma anche per chi combatte contro la solitudine o vive stati depressivi. Un fenomeno che – di già che di stress stiamo parlando – va a braccetto con la fame emotiva, e dunque che è bene conoscere e non sottovalutare.

Vediamo di che si tratta.

La paura di perdersi si riferisce alla sensazione o percezione che gli altri si divertano di più, vivano una vita migliore o sperimentino esperienze migliori di te. È una paura che porta con sé un profondo senso di invidia e influisce negativamente sull'autostima.

Non è solo la sensazione che potrebbero esserci cose migliori che potresti fare in questo momento, ma è la sensazione che ti stia perdendo qualcosa di fondamentale e importante che gli altri stanno vivendo proprio ora.

Può voler dire sentirti tagliatə fuori dalla festa di venerdì sera, da una promozione sul lavoro, dal programma di remise en forme super efficace e, ahimè, super costoso che sta facendo l’amica, o una qualunque cosa che ti faccia sentire impotente e invidiosə.

FOMO e social media

Questo fenomeno psicosociale è in circolazione da secoli (ci sono prove di FOMO nei testi antichi), e la cosa non è poi così strana se pensiamo che l’essere umano compie le proprie valutazioni sul valore di sé attraverso il confronto con gli altri, e del resto, è senza tempo l’idea che il giardino del vicino è sempe più verde.

Ma l’effetto FOMO oggi sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, soprattutto grazie al potere distorcente dei social media.

Ciò con cui ci confrontiamo sui social non è la vita reale delle persone, è una sua versione perfezionata fatta di momenti selezionati con cura – se non addirittura creati ad hoc – per essere diffusi. Ed è con queste immagini scintillanti che ci ritroviamo a confrontare sempre più spesso la nostra vita normale, con il risultato che il nostro senso del “normale” ne esce distorto, iniziamo a convincerci di godere della vita meno degli altri, e scatta in noi un senso di competitività non solo per cose o eventi, ma persino per la felicità.

Cosa dice la ricerca

La ricerca mostra che la paura di perdersi può derivare dall'infelicità e dall'insoddisfazione per la propria vita e che questi sentimenti possono spingerci verso un maggiore utilizzo dei social media. Ma, ahimè, risulta che, a sua volta un maggiore coinvolgimento con i social media può farci sentire peggio, non meglio.

Ho bisogno di una digital-detox?

I social, come ogni altro strumento, non sono un male in sé.

Possono essere un bene, fintanto che li utilizziamo per mantenere un legame con persone fisicamente lontane, per informarci e per divertirci.

Diverso è se ci ritroviamo a controllare ossessivamente lo smartphone per paura di perdere un testo, un messaggio o un post importante.

In questo caso, urge una disintossicazione digitale, perché solo mollando progressivamente quel controllo possiamo ritornare ad essere pienamente presenti al cibo che stiamo mangiando, alla persona con cui stiamo parlando, o alla strada su cui stiamo viaggiando. Tutte cose che, se fatte con distrazioneperché siamo continuamente connessi agli altri, possono portarci alla disconnessione da noi, ma che se torniamo a compiere con attenzione, sono fonte di equilibrio, pienezza e sicurezza.

Tu come stai a FOMO?

Qui sotto ti indico alcuni segni tipici della FOMO con cui puoi riconoscere questa paura, spesso poco consapevole, :

  • Ti senti ansiosə o stressatə se non riesci a trovare il tuo telefono

  • Ti senti obbligatə a controllare il telefono ogni pochi minuti

  • Ti senti depressə, ansiosə o arrabbiatə dopo aver trascorso del tempo sui social media

  • Ti preoccupi dei conteggi di like, commenti o condivisioni sui tuoi post social

  • Hai paura di perdere qualcosa se non continui a controllare il tuo dispositivo

  • Ti capita spesso di restare alzatə fino a tardi o di alzarti presto per giocare sul telefono

  • Hai problemi a concentrarti su una cosa senza poter controllare il telefono

FOMO e fame emotiva: un esercizio di consapevolezza

Per scoprire quanto le tue abitudini social influenzano le tue abitudini alimentari, ti suggerisco di fare un semplicissimo esercizio di consapevolezza per un paio di settimane.

Quando stai per prendere il cellulare per controllare post, like e simil, prima di iniziare a leggere, prenditi qualche istante di contatto con il tuo corpo facendo una manciata di respiri consapevoli, e valuta (voto 0-10) il tuo livello di benessere (o se preferisci malessere). Leggi, interagisci e, quando finisci, ridai una valutazione.

Osserva poi, cosa succede alla tua fame emotiva nelle ore che seguono.

Ti è piaciuto questo articolo e vuoi scoprire cosa può aiutarti a ridurre la tua FOMO?

Iscriviti al Dispensario mentalimentare, la mia newsletter del venerdì: ogni settimana la tua dispensa si arricchirà di una nuova risorsa senza data di scadenza.

Questa settimana nel Dispensario trovi: una to-do list per smontare la FOMO, e una lettura anti ossessione da like.

Indietro
Indietro

Un mondo di intolleranti

Avanti
Avanti

Dieta detox: perché la rapida perdita di peso non si mantiene