Pene d’amore e voglie di cioccolato

Che sia bianco, che sia nero, il cioccolato in Italia piace molto. Per quanto rispetto agli svizzeri noi italiani siamo dei principianti – il loro consumo medio pro capite di cioccolato è di 8.8 Kg contro il nostro di ‘soli’ 4 Kg –, anche in Italia il piacere per questo cibo spesso si fa bramosia.

Forse hai sentito dire che il cioccolato contiene la stessa sostanza chimica creata dal cervello quando siamo innamoratз. Si tratta della feniletilamina, un composto organico che è in grado di alterare l’umore, in modo così tanto efficace che negli anni Ottanta è stato utilizzato come principale ingrediente di una pillola chiamata MDMA. Ti suona familiare? Se non la riconosci forse è solo perché è più nota con il nome di ecstasy.

L’ecstasy induce sensazioni di euforia: si dice che se metti due amici mortali nella stessa stanza e ne fai loro assumere una dose, diventeranno amici per la pelle nel giro di un’ora.

Mi si accappona la pelle ma, con una simile sostanza come ingrediente, non c’è da meravigliarsi che il desiderio di cioccolato sia così dilagante.

E a quanto dicono la scienza e le statistiche siamo soprattutto noi donne a lottare contro il forte desiderio di cioccolato.

Perché le donne bramano il cioccolato più degli uomini

Esistono quattro possibili motivi:

  • L’amore e l’attaccamento emotivo sono estremamente importanti per le donne, e il cioccolato crea la sensazione di essere amate, apprezzate e comprese.

  • I cambiamenti ormonali dovuti al ciclo mestruale stimolano il desiderio di cioccolato.

  • Più donne che uomini cercano aiuto per la depressione, e il cioccolato è un eccellente, benché temporaneo, antidepressivo.

  • Le donne con uno stile di vita alla Wonder Woman, a volte usano il cioccolato per stimolare l’energia.

Cioccolato antidepressivo perfetto… fino a che non ne abuso

Il cioccolato, in particolar modo quello amaro, ricco di cacao e povero di zuccheri, ha tantissime proprietà benefiche che lo rendono un ottimo antidepressivo:

  • i suoi grassi attenuano il senso di vuoto, insicurezza e solitudine;

  • i suoi carboidrati stimolano la produzione dell’ormone del buon umore, la serotonina;

  • il cioccolato contiene la difenilammina, una sostanza che sembra indurre sensazioni di calma e serenità;

  • la feniletilamina, teobromina, tiramina e caffeina naturalmente contenuti in questo cibo sono dei tonici ad azione immediata;

  • il suo sapore, in cui dolce, salato, amaro e acido si combianano in modo perfetto, ci regala un’esperienza che sa di affascinante;

  • il suo odore, dato da un composto chimico chiamato pirazina, va a stimolare i nostri centri cerebrali del piacere;

  • lo troviamo in varie forme, e allora possiamo confortarci con una cioccolata calda, o sfogare la nostra rabbia mordendo una quadretto di cioccolata compatta.

Ma come accade con tutti i cibi, il beneficio può tramutarsi in fattore di rischio per la salute, se il consumo diventa eccessivo: infatti, se il cioccolato assunto con moderazione sostiene l’umore, un suo eccessivo consumo può, all’opposto, aggravare i sintomi di depressione. Un eccesso nei consumi di questo cibo, vista la sua natura altamente stimolante, può inoltre avere effetti da non sottovalutare in soggetti con complicazioni cardiache, sindrome del colon irritabile e diarrea.

Ciò che preserva al meglio la nostra salute è il coltivare la via di mezzo : è solo compiendo scelte alimentari all’insegna della varietà e della moderazione che possiamo nutrire al meglio le nostre cellule e il nostro bisogno di appagamento.

Il cibo deve continuare ad essere fonte di piacere, ma perché possa restare tale, dobbiamo tornare a utilizzarlo innanzitutto come sostentamento per il nostro corpo e non come unica strategia di conforto per tutti i nostri mali.

Uso il cioccolato per curare o nascondere qualche disagio psicologico?

Il rapporto cioccolato-amore è stato studiato da Margorie Schuman, docente presso la California School of Professional Psychology.

La Schuman ha scoperto che le persone che ricorrono al cioccolato per curare o nascondere depressione, tensione o irritabilità tendono a manifestare certe caratteristiche:

  • sono melodrammatiche, esuberanti e hanno un gran bisogno di essere al centro dell’attenzione

  • hanno frequenti cambiamenti dell’umore;

  • tendono a innamorarsi più facilmente di altri;

  • vedersi respinte sul piano sentimentale le sconvolge;

  • sono ultrasensibili all’approvazione o disapprovazione altrui.

Se sei tra coloro che si rifugiano spesso nel cioccolato per sfuggire alle proprie emozioni, è piuttosto probabile che il: «Se solo riuscissi a smettere di desiderarlo, potrei perdere qualche chilo» sia una frase che ti ripeti spesso.

E questo mi fa credere che tu, ahimè, possa confermare quanto dicono gli studi sulla dipendenza da cioccolato: sebbene il cioccolato sia un cibo che produca piacere, per coloro che considerano eccessivo il consumo di questo cibo, quel piacere ha vita breve e si accompagna con sentimenti di colpa, un vissuto questo che porta i chocolate-addicts a non sentirsi né sollevati dalle emozioni che li hanno inizialmente spinti a cercare il cioccolato né tantomeno più rilassati.

Tanto prima impari a riconoscere e ad accettare che il cibo può riempire solo i buchi dello stomaco e tanto prima ti concederai l’opportunità di colmare i buchi del cuore con pensieri e azioni coerenti con la natura delle tue mancanze.

Solo l’imparare a rispondere adeguatamente ai tuoi bisogni potrà far tornare il cioccolato ad essere per te piacere senza peccato: nel momento in cui perderà la sua funzione ‘riparatrice’, riuscirai a concedertelo con moderazione, e la moderazione porterà con sé l’autorizzazione a mangiarlo senza sensi di colpa.

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Questa settimana nel Dispensario trovi: i miei consigli per contenere la tua fame di cioccolato e “il foglietto illustrativo” di questo cibo prelibato.

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